Morgan tenta una soluzione economica nel processo per stalking, ma Angelica Schiatti rifiuta

Marco Castoldi, noto come Morgan, è attualmente coinvolto in un processo Morgan per stalking presso il Tribunale di Lecco, affrontando accuse di stalking e diffamazione aggravata nei confronti della sua ex fidanzata Angelica Schiatti. Durante l’ultima udienza del 4 novembre 2025, Morgan ha offerto 100mila euro come risarcimento economico per chiudere il caso, ma Angelica ha rifiutato la proposta, rifiutando anche di ritirare la querela. La vicenda rimane aperta e tornerà in aula il 9 dicembre, quando il giudice deciderà su questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla difesa di Morgan. Secondo le accuse, tra il 2020 e il 2021, il cantautore avrebbe perseguitato la musicista con messaggi indesiderati, telefonate, pedinamenti e contenuti diffamatori condivisi in chat di gruppo.

La cronologia dei fatti e le accuse

Il processo riguarda un periodo critico che va dal 2020 al 2021, quando Morgan avrebbe messo in atto una serie di comportamenti persecutori seguiti alla fine della relazione amorosa. Le accuse mosse contro il cantautore brianzolo di 53 anni includono messaggi ripetuti, telefonate insistenti, pedinamenti e la condivisione di contenuti infamanti attraverso chat di gruppo. La giudice Martina Baggio ha descritto i contenuti delle comunicazioni come “allarmanti” e ha sottolineato come questi comportamenti abbiano inciso significativamente sulla serenità e sulla vita privata della vittima. Angelica Schiatti, cantante e musicista di 36 anni residente a Merate all’epoca dei fatti, ha presentato denuncia per questi comportamenti, rappresentata dall’avvocata Maria Nirta.

La gravità delle molestie è stata riconosciuta dal tribunale nel valutare la congruità del risarcimento proposto. I legali di Morgan hanno cercato di minimizzare la situazione con un’offerta iniziale non adeguata, ma il tribunale ha stabilito parametri più stringenti in base alla documentazione e alle prove presentate.

L’offerta economica di Morgan e il suo progressivo aumento

La prima proposta di 15mila euro

Nel corso del procedimento, Morgan ha inizialmente offerto 15mila euro come risarcimento, cifra che la giudice Baggio ha ritenuto “non congrua” alla luce della gravità degli atti persecutori e della qualità significativa del danno arrecato. Questa prima offerta è stata respinta poiché non rispecchiava la serietà della situazione. Il tribunale ha fissato una soglia minima di 100mila euro, evidenziando che qualsiasi proposta inferiore non avrebbe potuto rappresentare un adeguato compenso per la vittima.

L’offerta di 100mila euro e la risposta di Angelica

Durante l’udienza del 4 novembre 2025, Morgan ha presentato un assegno circolare di 100mila euro, raggiungendo così il minimo stabilito dal giudice. Nonostante l’importo sia stato ritenuto congruo dal tribunale come soglia minima, Angelica Schiatti ha accettato il pagamento esclusivamente come acconto sulla somma maggiore di 150mila euro da lei richiesta nella costituzione di parte civile. Crucialmente, l’accettazione del denaro non comporta il ritiro della querela, né per quanto riguarda lo stalking né per la diffamazione aggravata.

La questione di legittimità costituzionale

L’articolo 162-ter del codice penale

Il cuore della controversia legale ruota attorno all’applicabilità dell’articolo 162-ter del codice penale, che in generale consente l’estinzione del reato qualora l’imputato effettui un adeguato risarcimento del danno. Tuttavia, la norma non prevede questa possibilità nel caso specifico di stalking, creando un vuoto giuridico che è stato sottoposto al giudice per una valutazione di costituzionalità. L’avvocata Rossella Gallo, difensora di Morgan, ha sollevato un’eccezione precisamente su questa limitazione normativa.

La riserva del giudice

La giudice Baggio si è riservata di decidere sulla legittimità costituzionale della norma che esclude l’estinzione del reato di stalking anche in presenza di un risarcimento considerato congruo. Questa decisione è fondamentale poiché potrebbe avere implicazioni non solo per questo specifico processo, ma anche per altri casi simili in Italia. La riserva sarà sciolta durante l’udienza programmata per il 9 dicembre 2025, quando il giudice comunicherà la propria valutazione sulla compatibilità della norma con i principi costituzionali.

La posizione di Angelica Schiatti e la ricerca di giustizia

Il rifiuto della giustizia riparativa

Angelica Schiatti ha esplicitamente rifiutato di accedere a un percorso di giustizia riparativa proposto da Morgan attraverso i suoi legali. Sebbene la giustizia riparativa non sia alternativa al processo penale, rappresenta comunque un tentativo di trovare una soluzione consensuale. La cantante e musicista ha preferito mantenere la strada giudiziaria per ottenere una sentenza di condanna che riconosca le violenze subite. L’avvocata Maria Nirta ha dichiarato che “solo una sentenza di condanna potrà fare giustizia per le violenze subite dalla mia assistita”, sottolineando la determinazione della vittima nel perseguire il riconoscimento formale dei danni subiti.

Le motivazioni dietro il rifiuto

La decisione di Angelica di non ritirare la querela nonostante l’offerta economica riflette una priorità della vittima verso il riconoscimento legale del torto subito piuttosto che verso il semplice compenso economico. Il rifiuto di accettare un accordo extragiudiziale suggerisce che per Angelica sia importante che il sistema giudiziario condanni ufficialmente il comportamento di Morgan, stabilendo così un precedente e offrendo una forma di validazione pubblica del danno subito.

La difesa di Morgan e le strategie legali

I tentativi di chiusura pacifica

La difesa di Morgan sottolinea come il cantautore stia tentando il possibile per chiudere la vicenda in maniera pacifica, sostenendo che il protrarsi del processo stia causando danno reputazionale anche a lui. Morgan, attraverso i suoi legali, ha presentato l’offerta economica come evidenza della sua volontà di risolvere la situazione senza ulteriori conflitti legali. Tuttavia, questa strategia non ha ottenuto l’effetto desiderato, poiché la parte civile ha mantenuto fermamente la propria posizione.

Le questioni costituzionali come ultima risorsa

Con il rifiuto della parte civile di accettare il risarcimento come chiusura del caso, la difesa di Morgan ha ricorso all’eccezione di legittimità costituzionale come una delle ultime armi processuali disponibili. Questa strategia mira a dimostrare che l’articolo 162-ter non dovrebbe escludere lo stalking, permettendo così al reato di estinguersi in presenza di un risarcimento congruo.

I prossimi sviluppi e le prospettive future

L’udienza del 9 dicembre 2025

La prossima udienza fissata per il 9 dicembre 2025 rappresenta un momento cruciale nella vicenda. Durante questo incontro, il giudice Martina Baggio scioglierà la propria riserva sulla questione di legittimità costituzionale, comunicando la decisione riguardante l’applicabilità dell’articolo 162-ter ai reati di stalking. Questa decisione determinerà se il processo proseguirà con il procedimento ordinario oppure se emergeranno nuove possibilità di risoluzione.

Gli scenari possibili

Se la giudice accogliesse l’eccezione sollevata dalla difesa di Morgan, potrebbe aprirsi una strada alternativa per la conclusione del caso. Al contrario, se respingesse l’eccezione, il processo avanzerebbe secondo il corso ordinario verso una sentenza nel merito, dove verrebbe valutata la responsabilità di Morgan per gli atti di stalking e diffamazione. In quest’ultimo scenario, il caso potrebbe arrivare a una condanna o a un’assoluzione sulla base delle prove e della documentazione presentate da entrambe le parti.

L’impatto del caso

La causa Morgan-Schiatti rappresenta un banco di prova importante per il sistema giudiziario italiano riguardante l’equilibrio tra le esigenze di risarcimento delle vittime e le possibilità di riduzione della pena per gli imputati. Le decisioni che emergeranno da questo processo potrebbero influenzare il modo in cui altri casi similari verranno gestiti in futuro, specialmente per quanto concerne la possibilità di estinguere reati di stalking attraverso risarcimenti economici.

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